Maurizio Landini provoca con la promessa di un “regalo” la premier Giorgia Meloni alla vigilia dell’incontro tra sindacati e governo.
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, si prepara all’incontro ufficiale tra i sindacati e il governo guidato da Giorgia Meloni, previsto per lunedì prossimo a Palazzo Chigi.
Con un tono provocatorio, il sindacalista annuncia di avere un “regalo” per il presidente del Consiglio: il libro L’uomo in rivolta di Albert Camus. Un dono sicuramente non casuale.
L’incontro e il regalo di Landini a Giorgia Meloni
Nella recente intervista rilasciata durante la trasmissione radiofonica Un Giorno da Pecora, Landini ha sottolineato l’importanza di una rappresentanza sindacale unitaria.
“Siamo arrivati a ben 12 sindacati. Io sono per la libertà sindacali ma penso che come avviene il politica c’è un problema di rappresentanza“, ha dichiarato.
La convocazione per lunedì si svolgerà in un clima già teso, visto che il sindacalista e altri leader hanno apertamente criticato i contenuti della manovra. Secondo Landini, la politica economica del governo di Giorgia Meloni non risponde alle esigenze delle famiglie e dei lavoratori.
“Oggi violento è il governo che sta investendo nelle armi. Chi decide di spendere i miei soldi per comprare le armi, che fanno morti e guerre, lì c’è una violenza“, ha affermato il segretario Cgil.
La rivolta pacifica dei sindacati e il “voto” alla manovra
Landini non esita a parlare di una “rivolta pacifica“, un concetto che ha già utilizzato nei giorni scorsi come appello all’azione sindacale. “E quando mai i sindacati non hanno operato in modo pacifico?” ha sottolineato.
L’obiettivo dichiarato dal sindacalista per lunedì è di mettere in discussione i punti chiave della manovra e cercare “spazi di modifica“.
Alla domanda sul voto che darebbe alla manovra, la risposta è severa: “Gli do 4 e sono buono perché si può sempre recuperare“, ha commentato.
